Le origini della San Vincenzo di Cesena
1887 – La prima Conferenza della Società di San Vincenzo De Paoli a Cesena venne riconosciuta dal Consiglio Generale di Parigi nel 1887 ed ebbe come presidente il marchese Ludovico Almerici. I confratelli erano animati dallo stesso spirito che aveva guidato Federico Ozanam nel 1833: “Mettere la propria fede al servizio della carità”. Nel corso degli anni sorsero altre Conferenze in città ad opera del presidente Giuseppe Andreucci.
1932 – Nel 1932 fece le prime visite alle famiglie bisognose Azeglio Collini che, in seguito, fu presidente e animatore della Conferenza San Tommaso d’Aquino della parrocchia di Madonna delle Rose, continuando a dare il proprio contributo per tutta la sua vita.
1937 – In occasione del cinquantesimo di fondazione della prima Conferenza, nel 1937 il Consiglio Regionale della Società si tenne a Cesena.
1940 – Con lo scoppio della seconda guerra mondiale, nonostante le limitate risorse disponibili, le attività della San Vincenzo si intensificarono per tutto il periodo bellico e nel dopoguerra.
1945 – Nel 1945 sorse a Cesena la prima Conferenza femminile.
Anni ’60 – Negli anni ’60 la San Vincenzo raggiunse la sua massima espansione. Iniziative particolari come la gestione dello stand “PIDA” alla “Settimana cesenate”, l’albero di Natale e le recite al Teatro Comunale contribuirono a far conoscere la San Vincenzo alla città. Durante la presidenza di Claudio Riva, che ricoprì cariche pubbliche, si rafforzò la collaborazione con l’Amministrazione Comunale.
1987 – In occasione del centenario della prima conferenza cesenate, nel 1987 il Consiglio Regionale della Società si tenne a Cesena e venne pubblicato un volume, a cura di Claudio Riva, che racconta i primi cento anni di vita della San Vincenzo a Cesena.
2002 – Il primo sito Internet della San Vincenzo cesenate è stato aperto dal professor Pier Giorgio Nucci nel 2002 che ne ha curato gli aggiornamenti sino al 2024.
2024 – Da giugno 2024, Paola Milandri è Presidente del Consiglio Centrale. Consigliere spirituale è il Mons. Giordano Amati. Da alcuni anni ogni Conferenza ha un Consigliere spirituale che ne cura la parte formativa.
