Un ultimo dell’anno diverso

 

È il 31 dicembre 2013 e ci apprestiamo a salutare e ringraziare questo anno, sempre nella Provvidenza divina. C’è il progetto di andare alla Messa del Vescovo delle diciotto, appunto per il ringraziamento, quando inaspettata giunge l’iniziativa di Luigi: oggi, dalle 16 in poi, andiamo al carcere di Forlì, dalle ragazze recluse, per festeggiare la fine del 2013 e l’inizio del 2014.

La sorpresa è tanta, ma bellissima. Non mi è mai capitato di ricevere una simile proposta l’ultimo dell’anno. Il copione previsto è solito: come dicevo Messa di ringraziamento poi a casa fra amici, ad aspettare il vecchio e il nuovo. “Vieni che sarà così bello; pensa fare capodanno fra gli ultimi degli ultimi, in una tetra stanza di carcere, fra ragazze che hanno 20/30 anni, che si sono macchiate di chissà quali colpe, che sono in attesa di giudizio, lontane dai propri cari, dai propri figlioletti.Sbarre di carcere Ci sono sguardi attoniti da attutire, lacrime da asciugare, cuori da confortare, speranze da rinverdire”.

La nostra troupe, fatta di vincenziani, parte per portare un po’ di conforto e accendere un po’ di luce. Con le sagaci mani di Renata e Angela viene allestita una bella cena fatta di stuzzichini e lasagne, poi ci sono le torte fatte da persone… dolci, chiamate all’impegno dalla voce amore.

E così la serata trascorre alla grande, con battute e risate, con degustazione di cibi che le nostre sorelle mai penserebbero di avere se non inventate da un manipolo di vincenziani commossi e sorpresi da tanta espressione di affetto: sicuramente originata dal Signore Gesù, Lui sempre l’artefice delle nostre azioni, quando chiamato a partecipare.

E c’è, pur nella penuria di mezzi a disposizione, una vecchia radio che diffonde musiche frizzanti; con questa musica si inventano balli e sollazzi. E partecipano anche le Guardie; pur nella compostezza del loro ruolo, alla fine anche loro offrono un grazie infinito per una serata da ultimo dell’anno, mai vista in carcere. La commozione è palpabile anche in loro.

Alle 20 con baci e abbracci ed auguri fra tutti i convenuti salutiamo il vecchio anno e quello a venire; soprattutto ringraziamo nei nostri cuori quel Signore Gesù che ci ha ispirato una serata così, dal canto nostro, abbiamo già fatto il pieno di gioia, viatico per affrontare il nuovo anno.

Un Partecipante alla festa

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