Comunicato stampa

Roma, 02 aprile 2005
 
Vi esorto a fare della preghiera e dell'esercizio concreto della fraternità l'anima del servizio ai poveri”.Giovanni Paolo II benedice gli ammalati

È la parte centrale del discorso tenuto dal Santo Padre nell'aula Paolo VI il 10 ottobre 1998 durante l'udienza alla Società di San Vincenzo de Paoli Italiana. Fu un incontro dove la San Vincenzo ribadiva la partecipazione di tutti i suoi membri alla missionarietà della Chiesa e la sua scelta primaria di essere al servizio dei più poveri, di farsi interprete dei loro bisogni e di dare voce alle loro attese. Il messaggio della San Vincenzo terminava chiedendo al Santo Padre la sua benedizione per sentirsi meno povera tra i poveri, al fine di essere in grado di affrontare le molteplici sfide della nostra epoca con il coraggio del proprio fondatore Federico Ozanam, beatificato dallo stesso Papa il 27 agosto dell'anno precedente a Parigi.

Il Papa dell'universalismo, della pienezza, della gioia, della piena umanità, del coraggio e dell'abnegazione eroica, ci ha lasciati ed ora vive nella gloria del Signore. Nella certezza che egli continua a guardare al nostro mondo con lo stesso interesse e partecipazione, ci sentiamo più che mai impegnati a realizzare il messaggio ricevuto in quello storico incontro. "La vostra associazione senta pienamente il respiro della Chiesa e, in sintonia con i suoi pastori, doni ai suoi bisognosi un amore continuamente misurato sulla carità di Colui che da ricco si fece povero per amore".

È un impegno che in questo momento acquista uno speciale spessore e che ci servirà di guida accanto al messaggio lasciatoci il 27 agosto del 1997 nella Cattedrale di Notre Dame: "Federico, la tua strada è stata veramente la strada della santità. I giovani che vogliono essere cristiani autentici, devono intraprendere la stessa strada. ...La carità deve condurre ad operare per correggere le ingiustizie. Nessuna società può accettare la miseria come fatalità. Apriamo gli occhi dell'anima ai bisogni dell'uomo d'oggi".

Santo Padre, tu che ora vivi nella gloria del Signore, aiutaci ancora ad aprire gli occhi dell'anima ed a sapere affrontare i bisogni degli uomini del nostro tempo per realizzare un mondo ricco di solidarietà e di giustizia.


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